Dal 4 dicembre 2022 al 4 giugno 2023 - Museo Archeologico Massa Marittima
Presentazione
Nella mostra si espongono per la prima volta a Massa Marittima i corredi di alcune tombe della necropoli dell'Accesa, la cui datazione è compresa nell'intero arco temporale dell'età Orientalizzante, tra gli ultimi decenni dell'VIII e la fine del VII secolo a.C. Da questi contesti funerari emergono alcuni temi particolarmente significativi per la loro novità e il loro contenuto. Nel nucleo di tombe più antiche (nn. 27, 32, 33, 36) si evidenziano alcune delle forme di autorappresentazione in chiave funeraria delle nascenti aristocrazie dell'Accesa. Il ruolo sociale maschile di guerriero viene sottolineato nella tomba n. 27 a pozzetto dall'adozione stessa del rito crematorio, con un richiamo a una matrice culturale di marca eroica, e dall'esibizione di una lancia di ferro inserita in un manico del cinerario. Contiguo a questo pozzetto è stato realizzato uno dei più antichi esempi di tomba a circolo dell'Accesa. La tipologia della struttura, che delimita uno spazio funerario destinato a membri di uno stesso nucleo famigliare, richiama direttamente l'affermazione di un'ideologia aristocratica.
I reperti dei corredi dei defunti deposti nelle quattro fosse realizzate al suo interno confermano tale appartenenza: fibule, oggetti di ornamento, di abbigliamento, da toilette personale in bronzo, vasi decorati per il consumo del vino. Per le donne si evidenzia il ruolo di filatrici di tessuti, a indicazione della loro virtù domestica, che trova i suoi ascendenti letterari e culturali nei personaggi femminili dei poemi omerici. La loro importanza anche nella società, e non solo in ambito famigliare, viene sottolineata dal rinvenimento in uno dei corredi di due
Oggetti d'importazione estremamente significativi: una coppa di tipo greco-euboico e un "bottone" di bronzo proveniente dalla Sardegna nuragica, oggetti simbolo quali "dono" tra aristocratici, allusivi di rapporti commerciali di beni connessi al controllo da parte dell'abitato dell'Accesa di un importante distretto minerario.
Nella più recente tomba a fossa n. 25, risalente alla fase finale dell'età Orientalizzante, le due deposizioni rinviano ancora ai ruoli sociali di guerriero e filatrice, che la presenza nel corredo di altri oggetti qualifica come appartenenti al ceto aristocratico. Il consumo di oli e unguenti profumati è documentato da una serie di balsamari etrusco-corinzi; alla pratica del simposio e del banchetto è riferibile un elegante set di vasi per versare, per bere, per contenere alimenti in ceramiche di bucchero e di figulina. Tra questi ultimi sono presenti rare coppe di provenienza greca, di tipo corinzio e greco-orientale, che indicano i titolari della tomba come personaggi in grado di accedere a beni di importazione.
Nella mostra si espongono per la prima volta a Massa Marittima i corredi di alcune tombe della necropoli dell'Accesa, la cui datazione è compresa nell'intero arco temporale dell'età Orientalizzante, tra gli ultimi decenni dell'VIII e la fine del VII secolo a.C. Da questi contesti funerari emergono alcuni temi particolarmente significativi per la loro novità e il loro contenuto. Nel nucleo di tombe più antiche (nn. 27, 32, 33, 36) si evidenziano alcune delle forme di autorappresentazione in chiave funeraria delle nascenti aristocrazie dell'Accesa. Il ruolo sociale maschile di guerriero viene sottolineato nella tomba n. 27 a pozzetto dall'adozione stessa del rito crematorio, con un richiamo a una matrice culturale di marca eroica, e dall'esibizione di una lancia di ferro inserita in un manico del cinerario. Contiguo a questo pozzetto è stato realizzato uno dei più antichi esempi di tomba a circolo dell'Accesa. La tipologia della struttura, che delimita uno spazio funerario destinato a membri di uno stesso nucleo famigliare, richiama direttamente l'affermazione di un'ideologia aristocratica.
I reperti dei corredi dei defunti deposti nelle quattro fosse realizzate al suo interno confermano tale appartenenza: fibule, oggetti di ornamento, di abbigliamento, da toilette personale in bronzo, vasi decorati per il consumo del vino. Per le donne si evidenzia il ruolo di filatrici di tessuti, a indicazione della loro virtù domestica, che trova i suoi ascendenti letterari e culturali nei personaggi femminili dei poemi omerici. La loro importanza anche nella società, e non solo in ambito famigliare, viene sottolineata dal rinvenimento in uno dei corredi di due
Oggetti d'importazione estremamente significativi: una coppa di tipo greco-euboico e un "bottone" di bronzo proveniente dalla Sardegna nuragica, oggetti simbolo quali "dono" tra aristocratici, allusivi di rapporti commerciali di beni connessi al controllo da parte dell'abitato dell'Accesa di un importante distretto minerario.
Nella più recente tomba a fossa n. 25, risalente alla fase finale dell'età Orientalizzante, le due deposizioni rinviano ancora ai ruoli sociali di guerriero e filatrice, che la presenza nel corredo di altri oggetti qualifica come appartenenti al ceto aristocratico. Il consumo di oli e unguenti profumati è documentato da una serie di balsamari etrusco-corinzi; alla pratica del simposio e del banchetto è riferibile un elegante set di vasi per versare, per bere, per contenere alimenti in ceramiche di bucchero e di figulina. Tra questi ultimi sono presenti rare coppe di provenienza greca, di tipo corinzio e greco-orientale, che indicano i titolari della tomba come personaggi in grado di accedere a beni di importazione.
Stefano Giuntoli
ORARIO:
9.30 - 13.00 / 14.00 - 18.00
Dal giovedì alla domenica.
Tutti i giorni durante le festività natalizie (escluse le mattine di Natale e Capodanno).
Dal venerdì alla domenica
nel periodo 9 gennaio - 31 marzo 2023.
Tutti i giorni, escluso il lunedì, a partire dal 1 aprile 2023
INFO:
0566.906366
museimassam@coopzoe.it